giovedì 29 maggio 2008

A proposito di nucleare



In una recente intervista, Carlo Rubbia ( premio Nobel per la fisica ) ( proprio come Scajola ....) ha dichiarato:

“Il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l’uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni.

Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada. Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra”.

' Quando è stato costruito l’ultimo reattore in America? Nel 1979, trent’anni fa! Quanto conta il nucleare nella produzione energetica francese? Circa il 20 per cento. Ma i costi altissimi dei loro 59 reattori sono stati sostenuti di fatto dallo Stato per mantenere l’arsenale atomico. Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l’uranio appunto, di durata limitata. Poi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie”.
“ Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali.'
' Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell’umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo l’anidride carbonica sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure la CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio. No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso”.
“C'è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e per realizzarlo occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell’elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. E i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente quando verranno costruiti in gran quantità. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l’energia necessaria all’intero pianeta. E un’area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt. Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma”.
'I nuovi impianti solari termodinamici a concentrazione catturano l’energia e la trattengono in speciali contenitori fino a quando serve. Poi, attraverso uno scambiatore di calore, si produce il vapore che muove le turbine. Né più né meno come una diga che, negli impianti idroelettrici, ferma l’acqua e al momento opportuno la rilascia per alimentare la corrente”.
Se è così semplice, perché allora non si fa?
“Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com’è accaduto del resto per il computer vent’anni fa”. (30 marzo 2008)

martedì 27 maggio 2008

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

Bertold Brecht - Berlino, 1932



Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era nessuno a protestare.

domenica 25 maggio 2008


http://www.corriere.it/solferino/severgnini/08-05-25/dodicesima.shtml

venerdì 16 maggio 2008

Express Yourself LIVE

Mille fragole fanno una marmellata

passaparola

Lo confesso. Due anni fa in un noto ristorante di Milano ho pagato la cena a un giornalista. In seguito ho saputo da un informatore del Corriere della Sera e da un cugino della sorella della badante di Eugenio Scalfari che il giornalista aveva incontrato durante un viaggio aereo lo zio della fidanzata del nonno di un mafioso che aveva visto Schifani mentre mangiava un calippo. Voglio auto denunciarmi e denunciare questo pericoloso individuo che mi ha fatto pagare 25 euro netti. Siamo entrambi colpevoli. Lo scrivano subito Mieli e Mauro. La coppia del tiro incrociato alla libera informazione.
Il metodo Travaglio è verifica delle fonti. Il metodo dei suoi accusatori è raccolta delle delazioni. Il V2 day sta cominciando a dare i suoi effetti. Stanno andando insieme come la maionese.
Morfeo! Confesso anche questo insulto alla presidenza della Repubblica. Infamante, indicibile, inaudito attacco. Nessuno riporta il termine ingiurioso: “Morfeo”, a causa della sua estrema gravità. Scrivono di gravi offese, ma solo per tranquillizzare i lettori. 300.000 fucili ripieni di piombo caldo di Boss(ol)i non meritano l’attenzione dell’Agcom, ma il dio del sonno sì.
La coperta dei media si fa sempre più corta per il potere. Se la tiri su lasci scoperti inceneritori, mafie, pregiudicati in Parlamento. Se la tiri giù lasci scoperti Topo Gigio e Testa d’Asfalto in un amplesso extra parlamentare.
“Ma cosa mi dici maiiiiiiiii…”.

Il blog ha una nuova voce. Marco Travaglio parlerà in diretta streaming ogni settimana il lunedì alle ore 14. Chiunque potrà trasmetterlo in diretta dal suo blog seguendo le istruzioni. Uno, mille, diecimila blog per una libera informazione. Passaparola.

Mille fragole fanno una marmellata. Ripeto: mille fragole fanno una marmellata.
----------------------------------------------------
fonte:
dal blog di Beppe Grillo http://www.beppegrillo.it/

lunedì 12 maggio 2008

Indignazione generale

"Il presidente del Senato Renato Schifani è indignato.
E’ in buona compagnia. I vertici RAI sono indignati.
Anna Finocchiaro è indignata. Gasparri è indignato.
Follini è indignato. Il PDL è indignato. Il PD è indignato"...
"Travaglio ha fatto alcune dichiarazioni, tratte dal libro
scritto con Gomez: “Se li conosci, li eviti”
e da: “I complici” di Lirio Abbate e Gomez.
Nessuno ha chiesto in questi mesi il ritiro dei libri.
Perché?Travaglio ha avuto il torto di fare le dichiarazioni
in televisione. Milioni di italiani che non leggono i libri
lo hanno potuto ascoltare. Il problema è nel media,
non nel messaggio"...
"Schifani ha spiegato che “C’è chi vuole minare il dialogo”,
ma di questo non deve avere paura.
Il dialogo può solo avvenire, infatti, tra due soggetti distinti,
ognuno con una propria identità..."
"Il dialogo tra Finocchiaro e Gasparri è un fatto genetico.
Hanno lo stesso DNA".
"Schifani ha aggiunto: “Se c’è qualcuno che deve pagare
dei prezzi li pagherà”.Inizierei dalla Spagna.
Frattini ritiri gli ambasciatori e La Russa si predisponga
per una nuova Guernica. E’ la giusta risposta a El Pais,
il quotidiano spagnolo più diffuso con mezzo milione di copie,
che ha scritto il 29 aprile 2008, due settimane prima
che Travaglio andasse dallo stuoino Fazio:


“Il suo nome (Schifani ndr) è stato associato dalla stampa italiana con la criminalità organizzata siciliana, dato che negli anni ottanta fu socio in una compagnia nella quale figuravano Nino Mandalà, boss del clan mafioso di Villabate, e Benny d’Agostino, imprenditore legato allo storico dirigente di Cosa Nostra, Michele Greco”.

(Leggi l'articolo su "El Pais").

Bombardiamo Zapatero e la stampa indipendente spagnola.
¡Que viva Franco!
---------------------------------------------------------
fonte: tratto dal blog di Beppe Grillo
http://www.beppegrillo.it/

Travaglio da Fazio: polemiche e repliche

sabato 10 maggio 2008

















Prima seduta della nuova legislatura
al Senato.

Nella foto il saluto tra Totò Cuffaro
e Marcello Dell'Utri - (Inside)

fonte: Corriere.it

giovedì 8 maggio 2008

Basta! Parlamento pulito
PARLAMENTARI CONDANNATI
(aggiornato a maggio 2008)
Fonti:
- “Se li conosci li eviti” di Marco Travaglio e Peter Gomez
- Camera dei Deputati (www.camera.it), Senato della Repubblica (www.senato.it)


Berruti Massimo Maria (FI):
condannato in via definitiva a 8 mesi per favoreggiamento.
Bonsignore Vito (europarlamentare FI):
condannato definitivamente a 2 anni per tentata concussione nello scandalo delle tangenti per il nuovo ospedale di Asti.
Borghezio Mario (europarlamentare Lega Nord):
condannato in via definitiva per incendio aggravato da "finalità di discriminazione", per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte di Torino, a 2 mesi e 20 giorni di reclusione commutati in 3.040 euro di multa.
Bossi Umberto (Lega Nord):
condannato in via definitiva a 8 mesi di reclusione per 200 milioni di finanziamento illecito dalla maxitangente Enimont.
Cantoni Giampiero (FI):
ha patteggiato 2 anni di reclusione per corruzione e concorso in bancarotta e risarcito 800 milioni di lire.
Carra Enzo (PD):
una condanna in via definitiva per false dichiarazioni al pubblico ministero. Per i giudici, Carra è un falso testimone che, con il suo «comportamento omertoso» e la sua «grave condotta antigiuridica», ha tentato di «assicurare l’impunità a colpevoli di corruzione, falso in bilancio e finanziamento illecito» nel caso Enimont. Parola del Tribunale e della
Corte d’Appello di Milano, nonché della Cassazione, che l’hanno condannato prima a 2 anni e poi a 1 anno e 4 mesi (grazie allo sconto del rito abbreviato) di carcere.
Ciarrapico Giuseppe (PDL):
è stato condannato a 3 anni definitivi per il crack da 70 miliardi della Casina Valadier (ricettazione fallimentare) e ad altri 4 e mezzo per il crack Ambrosiano (bancarotta fraudolenta).
De Angelis Marcello (AN):
condannato in via definitiva a 5 anni di carcere per banda armata e associazione sovversiva come dirigente e portavoce del gruppo neofascista Terza Posizione.
Dell’Utri Marcello (FI):
condannato definitivamente a Torino a 2 anni e 3 mesi per false fatture e frodi fiscali nella gestione di Publitalia (reato per cui fu arrestato per 18 giorni nel maggio 1995 e poi patteggiò la pena in Cassazione).
Farina Renato (FI):
Farina patteggia una pena di 6 mesi di reclusione per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar, l’imam egiziano rifugiato in Italia, sequestrato a Milano il 17 febbraio 2003 dalla Cia con l’aiuto del Sismi, trasportato nella base americana di Aviano e di lì deportato in Egitto, dove fu torturato per sette mesi.
La Malfa Giorgio (FI):
condannato definitivamente a 6 mesi per il finanziamento illecito della maxitangente Enimont.
Maroni Roberto (Lega Nord):
condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede di via Bellerio a Milano.
Nania Domenico (AN):
arrestato per 10 giorni e poi condannato in via definitiva a 7 mesi per lesioni personali legate ad attività violente nei gruppi giovanili di estrema destra (fatti ell’ottobre ’69, sentenza emessa nel 1977 e divenuta definitiva nel 1980).
Naro Giuseppe (UDC):
condannato in primo grado a 3 anni e in Cassazione a 6 mesi definitivi di reclusione (erano 3 anni in primo grado) per abuso d’ufficio nel processo per l’acquisto con denaro pubblico di 462 ingrandimenti fotografici, alla modica cifra di 800 milioni di lire.
Papania Antonio (PD):
il 24 gennaio 2002 ha patteggiato davanti al gip di Palermo una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d’ufficio.
Sciascia Salvatore (FI):
condannato definitivamente a 2 anni e 6 mesi per aver corrotto alcuni ufficiali e sottufficiali della Guardia di finanza.
Tomassini Antonio (FI):
medico chirurgo, è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni di reclusione per falso.
Basta! Parlamento pulito